VERBALE CONSIGLIO PASTORALE 20 settembre 2023
VERBALE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE 20/09/2023
Assenti: Antonella Speranza, Gabriele La Corte, Simone Zoccola, Chiara Belpietro
Riprendono gli appuntamenti dell'OFS
Ricordiamo i prossimi appuntamenti in calendario per le attività dell'ordine Francescano Secolare
Domenica 24 settembre primo incontro di fraternità, alle ore 15.00 in oratorio.
Sabato 14 ottobre Capitolo per il rinnovo del Consiglio.
Ed ecco il nuovo Consiglio con il nuovo assistente fra' Elia:
Un concerto che è una preghiera
“Adiemus – Songs of Sanctuary” è un concerto dalla forte spirutualità che si terrà in chiesa venerdì 27 ottobre alle 21.
Adiemus è stato scritto nel 1994 da Karl Jenkins e presentato per la prima volta in una pubblicità televisiva e pubblicato ufficialmente nel 1995 come brano di apertura dell’album Adiemus: Songs of Sanctuary. Scritta in re minore, la cantata è un mix di melodie in stile tribale africano e celtico. Jenkins intendeva creare una canzone moderna utilizzando forme classiche, come il rondò e la forma ternaria. Le parti vocali sono utilizzate come se fossero un altro strumento musicale, il testo è scritto foneticamente e le parole non sono in nessuna lingua, consistono invece in sillabe e fonemi inventati da Jenkins per abbinarsi alla musica rimuovendo la distrazione, se si può chiamare tale, delle parole. Lo stesso titolo, “Adiemus”, non è una parola inventata, solo in seguito il compositore ha appreso che in latino si traduce, approssimativamente, in “Ci avvicineremo”
Al di la di aneddoti e tecnicismi, Adiemus è un cammino, un viaggio che inizia dalle radici della musica, dalla percussione che affianca, accompagna, sottolinea, organizza la nostra esistenza, il nostro passo. E’ un volo di voci, la carezza dolce di un flauto. E’ un grido di voglia di orizzonti, un vento, un bisogno di pace. Un respiro. Un avvolgente manto di armonia, ma anche di dissonanze, aritmìe, frasi inquiete, ostinate, … di silenzi.Adiemus è profumo di natura, intruglio di colori, albe, tramonti, foschie. Adiemus è una riflessione, un attimo di intimità, di meditazione di preghiera, ma anche di incandescente energia.
Venerdì sera a Como, “Adiemus – Songs of Sanctuary” vedrà impegnati in concerto molti validi musicisti: Veronica Campiotti al flauto, Francesco D’Auria, Francesco Iannucci e Lorenzo Liberti alle percussioni, Maurizio Aliffi alla chitarra, Paolo Camporini al basso, Elena Romanytcheva al pianoforte, Mariateresa Lietti, Edoardo Cerana, Ana Milascu e Leonardo Liberti ai violini, Federica Andreoli alla viola e Francesco Santucci al violoncello, Sabrina Rosano è la voce solista, Daniele Molteni al Suono, Corinsieme, tutti diretti dal Maestro Vittorio Liberti.
Il concerto, ad ingresso libero, è dedicato alla memoria di Silvia De Toma, scomparsa prematuramente qualche anno fa. Silvia cantava nel coro diretto dal Maestro Liberti e Adiemus era il suo brano preferito
(tratto da articolo su CiaoComo)
Domandate pace per Gerusalemme
Mercoledì 18 ottobre, alle 20.45, in Cattedrale, a Como, tutti sono invitati alla presenza personale, come segno visibile di comunione, per pregare insieme il Rosario e chiedere il dono della pace in Medio Oriente e nel mondo intero.
(dal sito della Diocesi di Como)
«Affidiamo a Maria – sono le parole del Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni – la preoccupante crisi in Medio Oriente, che tanto dolore e tanti lutti sta suscitando in questi giorni. Senza dimenticare la martoriata Ucraina, come anche gli altri popoli in guerra. La maternità di Maria raggiunga quelle situazioni umane che sembrano insolvibili umanamente, perché si possa finalmente raggiungere soluzioni eque per una pace giusta. La guerra è sempre una sconfitta della umanità».
Per chi non potrà essere presente di persona in Cattedrale, per motivi di salute o lontananza, sarà possibile collegarsi con la diretta streaming sui canali YouTube de “Il Settimanale della diocesi di Como” e della “Basilica Cattedrale di Como”.
Il Rosario sarà preceduto da una video-testimonianza di Sua Eminenza cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini.
Il momento di preghiera in Diocesi di Como si colloca nel solco dell’impegno della pace dell’intera Chiesa universale. «Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità». Questo l’appello di papa Francesco, mentre la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana osserva che «quella Terra che riconosciamo come Santa merita una pace giusta e duratura, per essere punto di riferimento di “fede, speranza e amore”. Troppo sangue è già stato versato e troppo spesso di innocenti. Alle famiglie delle vittime e ai feriti giunga il nostro conforto. In questo mese, dedicato alla preghiera del Rosario, invitiamo tutte le nostre comunità a pregare per la pace: “Tacciano le armi e si convertano i cuori!”».
Il Rosario in Cattedrale del prossimo 18 ottobre sarà in comunione spirituale con le comunità di Terra Santa, dove, martedì 17 ottobre, il cardinale Pizzaballa, a nome di tutti gli Ordinari, ha chiesto una giornata di preghiera, digiuno e riconciliazione per chiedere il dono della pace. «Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi – è il pensiero del patriarca –. Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte. Ma in questo momento di dolore e di sgomento, non vogliamo restare inermi. E non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire. Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido».