Sintesi consiglio dell'oratorio del 26 novembre 2014
Sono presenti Fra’ Antonio, Fra’ Marco, Fra’ Gianpaolo, Angelo, Dario e Silvana, Marita, Barbara, Giovanna, Serenella, Adelina, Claudio, Giulia, Giovanni, Donald, Monica, Stefano del gruppo “Radici e Ali”
Oggetto della riunione: Comportamento da tenere nei confronti dei ragazzi che si aggregano all’esterno dell’oratorio.
L'oratorio, laboratorio dei talenti
Leggete il testo della Commissione Episcopale Italiana sui "laboratori dei talenti" (soprattutto la seconda parte, da pag.6).
Padre Giampaolo ce lo consiglia (anche se è lungo) perchè è una guida completa a come vorremmo che fosse il nostro oratorio, per i nostri bambini e ragazzi, per le famiglie e per coloro che in esso spendono tempo, energie, disponibilità e in esso trovano un luogo che sia comunità educativa, di collaborazione con le famiglie, per la formazione di cristiani maturi a tutte le età, luogo fecondo e gioioso di evangelizzazione, e soprattutto luogo accogliente anche con la chiarezza delle sue proposte.
Insomma, un posto dove diventare grandi, un posto dove essere grandi!
Questa notte mi sono svegliato di soprassalto. Che c’è?...che giorno è…quanti ne abbiamo? …27! …27? E Allora? aaah …27 agosto 27 novembre…
Sono esattamente tre mesi che mi trovo a Como, in questa nuova fraternità e in questa comunità parrocchiale di s. Giuseppe.Trovato il motivo mi sono rilassato ed ad occhi aperti, guardando il soffitto mi sono messo a ripassare i vari punti luminosi che mi sono stati regalati dal Buon Dio in questi tre mesi di permanenza in questa comunità.
Il primo punto: la nuova fraternità. P.Teotimo, P. Marco, P. Gianpaolo. Che meraviglia! Dai 90 anni ai 35 e con i miei ormai 67 vengo a formare la media di 60…non male!
Passo così in rassegna i bellissimi doni che mi sono stati rivelati in questi tre mesi: P. Teotimo , lo definisco un “miracolo vivente”. Ma chi lo direbbe giornalmente in sella alla sua bici e visitare numerosi ammalati portando il conforto dell’Eucaristia? Le sue catechesi bibliche con una memoria da far invidia ad un adolescente? Sempre in movimento in chiesa sistemando ogni piccolo disordine e attento ad ogni suono di campanello per le sante confessioni. Un carattere gioviale , sereno, giocoso pronto con battute originali in arabo, inglese, francese privilegiando anche in questo il bergamasco da non nascondere le sue origini. Che dire della sua disponibilità a tutte le esigenze che esistono in una fraternità…è un miracolo vivente!
P. Marco è il mio vicario a cui mi appoggio per dare continuità alle iniziative sia della fraternità che quelle parrocchiali . Ho avuto il dono di conoscere i suoi familiari essendo stato parroco proprio al suo paese natìo, Casalpusterlengo. In lui ho percepito una particolare sensibilità e attenzione ai “piccoli”, sia i nostri ragazzini che frequentano l’oratorio, la catechesi che vive con passione che le persone bisognose, affiancando la caritas. E’ il nostro animatore del canto in ogni circostanza. Lo senti sempre cantellare manifestando la sua serenità interiore. Sempre in movimento per qualsiasi esigenza si presenti.
P. Gianpaolo, detto Gianpy è l’esuberanza giovanile, coinvolgente. Ha la capacità di trasformarsi quando celebra i sacri misteri vivendoli e facendoli vivere con profondità. Vive le iniziative oratoriali con passione a volte confondendosi con gli stessi adolescenti. Lo si sente fischiare e battere le mani, non manca certamente di esplosività. E’ immerso anche nello studio universitario che è sempre un impegno che vive con serietà.
Questa è la mia fraternità, il mio primo punto luminoso regalatomi dal buon Dio che non smetto di ringraziare…bip.bip.bip.bip.vengo richiamato dal suono della sveglia sono le 5.20 è ora di accogliere con gioia la nuova giornata.
p. Antonio, parroco di san Giuseppe
Erano presenti: p. Antonio, p. Marco, p. Gianpaolo, Sergio Frigerio, Paola Corti, Claudia Antoni, Bruna Marinoni, Lorenzo Vernole, Angelo Mambretti, Chiara Favero, Angelo Noseda, Dario Bellotti, Giovanni Moschioni, Claudio Liuzzi, Matteo Roncoroni, Salvatore Currò, Josianne Maret.
p. Antonio introduce l'incontro leggendo un passo del Cardinal Bagnasco sul Sinodo nel quale si fa presente l’importanza dell’unione familiare.
p. Antonio precisa che nel periodo dell’Avvento bisogna tenere conto delle difficoltà che le famiglie possono avere.
A questo punto si inizia ad impostare le attività per l’avvento che dovranno aiutare la comunità parrocchiale a vivere questo momento in modo intenso:
Sant’Elisabetta d’Ungheria è la Patrona dell’Ordine Francescano Secolare e viene ricordata dalla Chiesa ogni anno il 17 novembre.
Tornei di scopa e di scala quaranta
Elisabetta nasce nel 1207 presso il castello reale di Sàrospatak a Pozsony, odierna Bratislavia, da Andrea II re d'Ungheria e dalla contessa Gertrude di Andechs-Meran L’infanzia di Elisabetta fu felice e la trascorse con la sorella Maria, i fratelli Andrea, Colomanno e Bela, che un giorno succederà al padre con il nome di re Bela IV.