Per il cammino di fede quaresimale, tutti i giovedì sera p.Paolo ci accompagnerà nella riflessione, con una attenzione particolare al messaggio di Papa Francesco per la quaresima e le opere di misericordia.
Ore 21.00 in oratorio.
Sono invitati calorosamente tutti i gruppi parrocchiali, per crescere insieme nella fede.
Con la liturgia dell’imposizione delle ceneri, ha inizio il tempo della quaresima, preparazione spirituale alla grande festa di Pasqua. Nella mentalità comune, la Quaresima è di norma vista con un senso di tristezza e di penitenza. Anche il colore della liturgia, il viola, è il segno di un clima di sobrietà nel cibo, nei divertimenti, nelle scelte. In passato era proibito ogni segno esteriore che denotasse allegria, divertimento. Nel caso della celebrazione dei sacramenti si insisteva ad evitare ogni gesto che significasse sfarzo o grande esteriorità di iniziative.
La Quaresima doveva essere vissuta senza alcun segno di allegria. Tutto questo aveva certamente uno scopo ed un chiaro significato: improntare la Quaresima ad uno stile di autentica penitenza nel corpo e nello spirito. Ho nella mente come, ormai in tempi assai lontani, nei giorni che precedevano la quaresima si tenevano ore di adorazione, di preghiera per riparare i tanti peccati commessi nel periodo di carnevale. E’ pur vero che alcuni valori del passato, in forme nuove, dovrebbero essere, oggi, recuperati: il senso della sobrietà, della riservatezza, dell’umiltà, della moderazione sono valori che andrebbero bene anche ai nostri giorni.
In questo contesto, però, va ripreso un grande valore che la Chiesa lungo i secoli, ha sempre vissuto, ma che è stato purtroppo oscurato da una certa mentalità. Per il cristiano anche la stessa penitenza, il digiuno, il magro del venerdì sono veri cammini di profonda gioia. Come non gioire nel vivere i il mistero della Pasqua? La nostra fede ha come prospettiva la Risurrezione e la vita. La sconfitta della morte è motivo di gioia.
Che la morte sia stata sconfitta per sempre, è una verità che i cristiani credono, perché legata alla risurrezione di Cristo che ha detto:” Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi, tu. Questo?"(Gv.11,25-26). Chi crede alle sue parole e mette in pratica i suoi insegnamenti, tuffandosi in una nuova esperienza di vita basata sull’amore incondizionato a Dio e ai fratelli, sperimenta la verità di quella notizia, passando effettivamente da una vita “morta”, anche con una salute di ferro, ad una vita “nuova”, ossia carica di senso, nonostante le croci e le contrarietà della vita.
Tutto ciò che la Chiesa, nella sua pedagogia, consiglia o prescrive è sempre in vista della gioia e della vita. Proprio in questo tempo tutta la liturgia è un inno alla vita, al senso della gioia. Inoltre è sempre la Chiesa che si preoccupa di disporre il cristiano alla meditazione e all’accoglienza dei grandi misteri della fede: Cristo morto e risorto.
La Pasqua è la vera e profonda radice della vita e della gioia. Il mistero della Pasqua non è un fatto di ieri, di un tempo passato, ma è un avvenimento di tutti i tempi e di ogni uomo. Cristo è nostro contemporaneo, cammina con noi, è dentro i nostri problemi.
Lo spirito liturgico della Quaresima vissuto nell’ascolto della Parola , nei gesti di penitenza, nello stile della vera carità ci porti a rivestire questo periodo con l’atteggiamento della vera gioia, dell’autentica serenità e della pace a livello personale, famigliare e anche sociale. Buon cammino!
SABATO 6 FEBBRAIO
si terrà la tradizionale "CENA DELLE DONNE" presso il circolo dell'oratorio.
Prenotatevi!
“…uno dei presenti, uomo virtuoso, ha una mirabile visione. Gli sembra che il Bambinello giaccia privo di vita nella mangiatoia, e Francesco gli si avvicina e lo desta da quella specie di sonno profondo. Né la visione prodigiosa discordava dai fatti, perché, per i meriti del Santo, il fanciullo Gesù veniva risuscitato nei cuori di molti, che l'avevano dimenticato, e il ricordo di lui rimaneva impresso profondamente nella loro memoria.
Terminata quella veglia solenne, ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia.”
[FF 470]
Giovedì 3, giovedì 10 e giovedì 17 dicembre d.Marco Cairoli ci accompagna in un cammino d'avvento alla scoperta dell'evangelista Luca, dei "colori" con cui ha dipinto per noi la vita di Gesù, delle "parole" che ci ha tramandato e che sono ancora oggi, nell'anno del Giubileo della Misericordia, attualissime.
Un invito a tutti i catechisti, il Consiglio Pastorale e il Consiglio dell'oratorio, il Gruppo Famiglie, i volontari dell'oratorio e della parrocchia ad un momento di formazione nella fede in vista del Natale.
Don Marco Cairoli, biblista, da anni accompagna la nostra parrocchia nei momenti forti dell'avvento e della quaresima con le sue catechesi: un'ora intensa, in cui la Parola si fa storia contemporanea, storia quotidiana, storia nella nostra vita.
Apertura del Giubileo in Diocesi di Como Domenica 13 dicembre
Processione dalla Basilica del SS. Crocifisso alla Cattedrale
ore 14.30: apertura della Basilica del SS. Crocifisso.
ore 16.00: inizio della celebrazione (lettura della Bolla papale, canti, preghiere) con la presidenza di S. E. mons. Vescovo Diego Coletti.
Segue la processione che si snoderà per le seguenti vie: viale Varese, via dell’Annunciata, via Volta, via Lambertenghi, via Tatti, via Cinque Giornate, piazza Duomo. Durante il percorso, attraverso un sistema di amplificazione portatile, saranno recitate preghiere con canti di accompagnamento.
ore 16.45 circa: arrivo in piazza Duomo e ingresso in Cattedrale attraverso il portone centrale. Segue la celebrazione della S. Messa.
Tutte le parrocchie sono invitate.
Sabato 14, domenica 15 e lunedì 16 novembre la Fraternità si prepara alla festa di Sant’Elisabetta, patrona dell’Ordine: le Sante Messe delle ore 18.00 avranno un’omelia, tenuta da P.Teo, dedicata alla Santa come Triduo.
Al termine delle celebrazioni prefestiva e festive di domenica 15 verranno distribuiti i panini benedetti in ricordo del miracolo delle rose operato da Santa Elisabetta.
Sabato 14, tempo permettendo, tutto il pomeriggio saremo presenti con un tendone in centro storico, sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Fedele, allo scopo di far conoscere la realtà della Fraternità Francescana Secolare e di raccogliere fondi di sostegno per alcune situazioni di povertà seguite dalla Caritas parrocchiale di San Giuseppe. Si tratta della conclusione di un’iniziativa, nata da Como ma divenuta zonale, cominciata lo scorso 4 ottobre, festa di San Francesco, in cui alcuni fratelli e sorelle sono andati a portare una testimonianza dell’esistenza dell’Ofs in cinque parrocchie della città e in tre località della provincia, accogliendo l’appello del Consiglio nazionale che ha dato a tutti i francescani secolari il mandato dell’Anno della Missione, in cui siamo caldamente invitati a uscire e dar testimonianza.
Domenica 15 ci ritroveremo verso mezzogiorno in oratorio per un pranzo fraterno, assieme ai frati. Seguirà un incontro, aperto a tutti, sul tema della nostra vocazione, cristiana e francescana. Termineremo con la S.Messa delle 18.00, in cui rinnoveremo la nostra professione.
(immagine dalla cappella delle rose della Porziuncola a santa Maria degli Angeli - Assisi)