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VERBALE CONSIGLIO PASTORALE del 28.09.2022

VERBALE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE del 28 settembre 2022

ASSENTI: Favero Chiara, Balestrini Palma, Monaci Massimiliano, Zaccone Colomba, Zoccola Gabriella, Bianchi Grazia, Damiano Luigi, Belpietro Chiara

Il Consiglio si apre con la preghiera di invocazione allo Spirito Santo. Insieme leggiamo poi il verbale della seduta precedente (18 maggio 2022).

I consiglieri approvano unanimemente le proposte della fraternità relative alle celebrazioni, nonché il primo punto dell’ordine del giorno:

- Togliere la celebrazione della  S. Messa delle ore 8.30 con l’inizio del nuovo anno solare.

- Celebrare una S. Messa domenicale unificata anche per il mese di luglio (oltre che per agosto) alle ore 10.30, in sostituzione a quelle delle ore 10 e delle ore 11.30

Questa scelta è dovuta alla poca affluenza di fedeli nelle fasce indicate.

I lavori del Consiglio proseguono con l’illustrazione da parte del parroco, padre Dino, del programma per l’elezione del nuovo Consiglio pastorale parrocchiale: l’attuale Consiglio, dopo cinque anni di servizio, è giunto alla sua scadenza naturale e verrà sciolto in attesa delle nuove elezioni. Sono stati incaricati di gestire la relativa procedura lo stesso padre Dino, i consiglieri uscenti Angelo Noseda e Matteo Roncoroni e le parrocchiane Anna Rossi e Maria Mascione.

Il vista del prossimo Consiglio l’auspicio è che la metà di consiglieri abbia meno di 40 anni di età, coinvolgendo anche i giovani nel compito del Consiglio. Ci si attende che i membri del Consiglio siano in grado di riflettere e di confrontarsi soprattutto su tematiche di ordine pastorale per orientare il cammino dei fedeli; che siano in grado di individuare delle priorità e di offrire l’orientamento e le scelte di fondo della parrocchia in osmosi con il Vicariato e la Diocesi. 

I membri del consiglio saranno il parroco e i frati della Parrocchia (membri di diritto); 6 rappresentanti dei gruppi parrocchiali (Catechisti, Famiglie, Caritas, Polisportiva, Circolo NOI, OFS); 3 membri nominati dal parroco; 11 eletti dall’assemblea parrocchiale.

Seguono da parte di padre Dino le indicazioni e le date per l’elezione del nuovo Consiglio.

I Consiglieri intervengono numerosi sul punto successivo all’ordine del giorno: valutazione dell’esperienza del Consiglio pastorale uscente con bilancio e nuove proposte.

MASSIMO STANZIONE - Considero questi 5 anni trascorsi come un bel cammino di crescita insieme a parrocchiani che cercano di fare comunità. Auspico che nel prossimo Consiglio ci siano giovani che siano disponibili ad intraprendere questo percorso. Suggerisco di chiarire meglio lo scopo, le competenze e la funzione del Consiglio.

FRANCESCO CARUSO – Questo Consiglio è stato purtroppo segnato dal Covid, anche se la presenza dei volontari consiglieri è stata sempre costante. L’esperienza è stata quindi bella, però nel prossimo Consiglio chiederei di concentrarsi sull’esigenza di portare i giovani in parrocchia e aumentare l’affluenza nelle chiese.

MATTEO RONCORONI – Mi associo ai discorsi sulla partecipazione dei giovani nel Consiglio; si potrebbero riservare determinate quote proprio a loro, per giovani under 30 (padre Dino precisa che dal punto di vista dell’età è sufficiente che i membri del consiglio abbiano almeno 16 anni). Bisognerebbe poi vivere le elezioni come un bel momento di comunità. Per quanto riguarda la valutazione del Consiglio di cui ho fatto parte, consiglio di ragionare sulla pastorale in parrocchia, di parlare del futuro e di scambiarsi informazioni e idee. A parer mio a volte si è tenuto il focus su argomenti non pastorali, come è avvenuto con la Polisportiva.

MARCO GUGGIARI – Propongo di darci un metodo di lavoro per stimolare confronto, idee e proposte, di inserire ogni volta nell’ordine del giorno un punto da dibattere, che possa essere preparato da alcuni consiglieri e su cui si possa riflettere e aprire una discussione, mutuando anche tematiche dal Consiglio Vicariale, come ci viene espressamente richiesto.

MASSIMO STANZIONE – Forse non è proprio necessario un metodo di lavoro, l’importante è aver sempre presente il concetto di partecipazione: devo esserci.

ANGELO NOSEDA – A mio parere il concetto di “consiglio” è venuto un po’ a mancare: è stato dato per fatto quasi tutto. Sarebbe utile definire progetti, fare un’analisi preliminare preparata da un gruppo di persone, che stimoli la partecipazione, anche poi operativa, per mantenere tutti coinvolti.

DARIO BELOTTI – Mi piacerebbe avere un po’ più di disponibilità per le attività pratiche che mi vedono coinvolto.

CLAUDIO LIUZZI – Suggerisco di potenziare i membri del Consiglio di Oratorio per le questioni operative. Vorrei che si organizzassero momenti di incontro e confronto con gli altri membri dei Consigli Pastorali della città. Non sento la presenza del Consiglio Vicariale e dell’intreccio che dovrebbe esserci tra i due Consigli.

ANGELO NOSEDA – A proposito di scambi, avevo proposto tempo fa di organizzare incontri con le altre comunità parrocchiali guidate dai frati cappuccini.

FRANCESCA PERNA – Come rappresentante nel Consiglio Vicariale immagino di dovermi ricandidare (padre Dino conferma), anche se avrei voluto lasciare spazio nel Consiglio Passtorale a consiglieri più giovani. Mi dispiace che non sia passato il concetto di scambio tra Consiglio Vicariale e Consiglio Pastorale, cercheremo con gli altri membri del Consiglio Vicariale di trovare nuove strategie per stimolare il dialogo. Chiedo inoltre che ci sia più partecipazione da parte di tutti i membri del Consiglio; se non è garantita la partecipazione costante, forse è meglio dare la possibilità a qualcun altro di diventare consigliere attivo e di occuparsi della pastorale in parrocchia. 

MARCO GUGGIARI – Non volevo fare emergere questo punto perché capisco che ognuno ha le proprie problematiche, però sono d’accordo con il garantire il più possibile la presenza costante.

PADRE DINO – Potremmo rivedere lo Statuto del Consiglio riguardo al numero delle assenze e alla decadenza nel caso in cui queste siano ripetute.

ANGELO NOSEDA – Lo Statuto, al momento, prevede che un consigliere lasci il Consiglio dopo tre assenze ingiustificate.

PALMA BALESTRINI – (Non presente all’incontro anche se la sua assenza è stata giustificata, ha lasciato uno scritto trasmesso al parroco nel quale rispetto al primo punto all’ordine del giorno demanda ai sacerdoti della parrocchia l’ultima decisione per quanto riguarda le S. Messe. Rispetto invece alla valutazione sui 5 anni di servizio nel Consiglio pastorale parrocchiale ringrazia padre Antonio che l’ha incoraggiata a partecipare e dichiara che si è trattato di un’esperienza positiva: “Ascoltare il parroco, i vari consiglieri e tutto ciò che viene riportato è interessante, a volte edificante, anche se ci sono problemi.” A suo avviso bisogna che anche altri fedeli possano partecipare e rendersi conto della vita parrocchiale per capire come proseguire insieme questo cammino. 

PADRE LORENZO – Ho deciso di aprire il Consiglio d’Oratorio in questa parrocchia perché esisteva a Casalpusterlengo; qui tutto quello che era relativo alla vita dell’oratorio rimaneva nel Consiglio d’Oratorio e non veniva discusso anche nel Consiglio Pastorale. Si può pensare di invitare nel Consiglio Pastorale un membro del Consiglio d’Oratorio per condividere le decisioni prese e le informazioni relative alle varie attività dell’oratorio. È importante però che i membri non si ripetano tra i vari Consigli per dare spazio a tutti e alla diversità; un’eccezione si avrà solo nel caso del Consiglio Pastorale/Consiglio Vicariale, dove è importante avere rappresentanti in comune.

L’altro punto fondamentale è che i consiglieri del Consiglio Pastorale siano presenti in parrocchia.

Sono d’accordo poi sull’utilità di inserire una parte riflessiva nell’odg del Consiglio Pastorale che tratti argomenti come la vita nella fede, la parrocchia, la pastorale. È qui importante non avere fretta o ansia di trovare una soluzione immediata ai problemi che vengono sollevati: va bene anche parlarne, ragionarci, confrontarsi. 

Infine, consiglio al parroco di riservare una quota del prossimo Consiglio ai giovani, che difficilmente sarebbero votati, data l’età media delle persone che partecipano alla messa. Chiedo sempre al parroco di proporre direttamente ai giovani di candidarsi al prossimo Consiglio.

PADRE DINO – Ho ascoltato tutto quanto avete evidenziato nei vostri interventi. Forse anche per le mie esperienze passate come superiore in convento dove è molto importante la trasparenza, sono stato portato a informare più che a discutere. Ritengo comunque che una chiara e trasparente informazione anche ad esempio sulle questioni economiche, vada data per correttezza.

Chiederò quindi al prossimo Consiglio di proporre nuovi temi come l’iniziazione cristiana, la distribuzione della comunione agli infermi, il gruppo liturgico, la partecipazione comunitaria alle funzioni. È importante preparare bene queste tematiche di discussione, stimolando gli interventi e la partecipazione di tutti. 

Sarà ad ogni modo importante mantenere questo clima di amicizia, dove ci possiamo dire le cose che non vanno bene con rispetto, dobbiamo continuare a camminare insieme e dovremmo capire come comunicare bene in un gruppo complesso: questa sarà la vera sfida del nuovo Consiglio. Vi ringrazio davvero per il vostro servizio che avete reso in questi cinque anni.

Il Consiglio passa infine alle “varie ed eventuali”. 

ORNELLA MONTORFANO – Data la numerosità delle famiglie e poiché ci aspettiamo sempre più persone bisognose che si rivolgeranno alla Caritas Parrocchiale, proponiamo di fare la raccolta di viveri una volta al mese.

MARCO GUGGIARI – Nel Consiglio Pastorale Vicariale è stato proposto un percorso di formazione socio-politica per le parrocchie; verranno organizzati incontri con i Consigli Pastorali e i parroci per spiegare il progetto e suscitare interesse e partecipazione.

PADRE DINO – Quest’anno la catechesi di Don Marco Cairoli è dedicata alla lettera ai Filippesi e si terrà il terzo giovedì di ogni mese alle ore 21, dal 20 ottobre ad aprile, eccezion fatta per alcune date diverse che coincideranno invece con il secondo giovedì del mese.

 Il consiglio, dopo la preghiera, si chiude alle ore 22.45. 

 

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