14 Novembre
12 Dicembre
16 Gennaio 2022
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27 Marzo
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8 Maggio
12 Giugno
per la partecipazione agli incontri non è necessario il greenpass, che sarà richiesto solo in caso di accesso al bar e/o consumo di alimenti e bevande al chiuso. E' sempre richiesto il rispetto delle norme previste dai protocolli: uso della mascherina su naso e bocca per tutto il tempo della permanenza al chiuso, sanificazione delle mani, distanziamento. Grazie.
Di seguito una descrizione del percorso, a cura di Morena Sacchi del consiglio nazionale OFS
"Diamo inizio al nuovo percorso formativo che accompagnerà il servizio del primo anno di vita del neo Consiglio nazionale. Per progettare percorsi formativi significativi è necessario maturare uno sguardo attento e profondo capace di leggere la realtà che viviamo cogliendone i bisogni reali, gli appelli che spesso rimangono inascoltati, le domande di senso inespresse. E la grande responsabilità di optare per certi contenuti formativi piuttosto che altri, risiede anche nel fatto che essi condizioneranno lo stile con cui si opereranno le scelte future; “Il vangelo della cura”, tema formativo dell’anno, vuole andare proprio in questa direzione. Come abbiamo più volte sottolineato, lo spunto ci è stato offerto dal messaggio del Santo Padre per la celebrazione della LIV Giornata Mondiale della Pace, “La cultura della cura come percorso di pace”. Questi anni segnati dalla crisi sanitaria, che ha trascinato con sé una molteplicità di sofferenze e disagi su più fronti, ci richiama fortemente a ripensare il nostro modo di intendere la prossimità e il senso di fraternità che siamo invitati ad assumere come stile di vita. Abbiamo vissuto, e in parte stiamo ancora vivendo, un’esperienza radicale, profonda, drammatica, che ha cambiato molti aspetti anche della nostra quotidianità . Questo non può non costringerci a rivisitare il nostro modo di abitare la vita e le relazioni. Occorre creare nuovi spazi e nuove modalità per promuovere una “grammatica” della cura che sappia fare memoria di quanto vissuto, ma sappia anche innescare processi in cui non ci si occupi solo del proprio viaggio esistenziale, ma, a partire da questo, si promuova una cultura che evochi inclusione e inviolabilità di ogni essere umano.
“Educare il cuore alla cura” è un esercizio continuo e quotidiano che, a partire dalla cura di sé, può restituire libertà alla nostra vita, ci fa rimanere ancorati alla realtà , rendendoci responsabili di ciò che accade intorno a noi e capaci di accettare la “sfida” dell’incontro con l’altro."