Dopo la lunga preparazione invernale il gruppo del Recital è pronto a presentare il nuovo programma:
storia e musica insieme ci accompagneranno per una serata all'insegna della riflessione e delle note.
Aspettiamo il solito pubblico caloroso e attento per sabato 19 marzo alle ore 21 in Chiesa.
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Una comunità cresce nella gioia: domenica 20 marzo, si celebra la festa patronale della Parrocchia di san Giuseppe in Como.
Il programma della festa patronale è come sempre ricco di momenti:
- Giovedì 17 e venerdì 18 marzo, alle 21, triduo di preparazione con messa celebrata e predicata dal frate missionario Dino Franchetto.
- Sabato 19, alle ore 17, messa in onore di San Giuseppe nella chiesetta di Via Valleggio
- alle 21, presso la chiesa nuova, ci sarà il grande recital in onore del santo "e...venti"
- Il giorno dopo, domenica delle palme, alle 9.45, partendo dall’oratorio, si terrà la tradizionale processione con rami d’ulivo.
- Al termine della messa delle 10 ci sarà il lancio dei palloncini con messaggi dei bambini del catechismo.
- Per tutto il giorno, sul sagrato di san Giuseppe in Valleggio, le tradizionali bancarelle: fiori, oggettistica, libri, giochi, animali, gli stand della pesca a sorpresa, dei trucchi dell'associazione LasQuolachevola; sul campo sportivo e ai giardini i cavalli e i gonfiabili; e per tutti i golosi, lo zucchero filato e gli immancabili tortelli di san Giuseppe!
- Alle 15 spettacolo di burattini per bambini da 0 a 99 anni
- Alle 16 estrazione dei premi della sottoscrizione.
Per l’occasione, è stata allestita una mostra fotografica, all’interno dell’Oratorio, in collaborazione con la parrocchia, Nodo Libri e Lasquolachevola. In questi mesi sono state raccolte foto storiche della parrocchia così da preparare un’esposizione capace di raccontare la vita del quartiere e dei suoi abitanti nel corso degli anni.
Nei prossimi giorni troverete alle vostre porte cartelli come questo...un invito a essere generosi, con la comodità della raccolta porta a porta. I sorrisi dei ragazzi sono la più bella ricompensa!
Per il cammino di fede quaresimale, tutti i giovedì sera p.Paolo ci accompagnerà nella riflessione, con una attenzione particolare al messaggio di Papa Francesco per la quaresima e le opere di misericordia.
Ore 21.00 in oratorio.
Sono invitati calorosamente tutti i gruppi parrocchiali, per crescere insieme nella fede.
Con la liturgia dell’imposizione delle ceneri, ha inizio il tempo della quaresima, preparazione spirituale alla grande festa di Pasqua. Nella mentalità comune, la Quaresima è di norma vista con un senso di tristezza e di penitenza. Anche il colore della liturgia, il viola, è il segno di un clima di sobrietà nel cibo, nei divertimenti, nelle scelte. In passato era proibito ogni segno esteriore che denotasse allegria, divertimento. Nel caso della celebrazione dei sacramenti si insisteva ad evitare ogni gesto che significasse sfarzo o grande esteriorità di iniziative.
La Quaresima doveva essere vissuta senza alcun segno di allegria. Tutto questo aveva certamente uno scopo ed un chiaro significato: improntare la Quaresima ad uno stile di autentica penitenza nel corpo e nello spirito. Ho nella mente come, ormai in tempi assai lontani, nei giorni che precedevano la quaresima si tenevano ore di adorazione, di preghiera per riparare i tanti peccati commessi nel periodo di carnevale. E’ pur vero che alcuni valori del passato, in forme nuove, dovrebbero essere, oggi, recuperati: il senso della sobrietà, della riservatezza, dell’umiltà, della moderazione sono valori che andrebbero bene anche ai nostri giorni.
In questo contesto, però, va ripreso un grande valore che la Chiesa lungo i secoli, ha sempre vissuto, ma che è stato purtroppo oscurato da una certa mentalità. Per il cristiano anche la stessa penitenza, il digiuno, il magro del venerdì sono veri cammini di profonda gioia. Come non gioire nel vivere i il mistero della Pasqua? La nostra fede ha come prospettiva la Risurrezione e la vita. La sconfitta della morte è motivo di gioia.
Che la morte sia stata sconfitta per sempre, è una verità che i cristiani credono, perché legata alla risurrezione di Cristo che ha detto:” Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi, tu. Questo?"(Gv.11,25-26). Chi crede alle sue parole e mette in pratica i suoi insegnamenti, tuffandosi in una nuova esperienza di vita basata sull’amore incondizionato a Dio e ai fratelli, sperimenta la verità di quella notizia, passando effettivamente da una vita “morta”, anche con una salute di ferro, ad una vita “nuova”, ossia carica di senso, nonostante le croci e le contrarietà della vita.
Tutto ciò che la Chiesa, nella sua pedagogia, consiglia o prescrive è sempre in vista della gioia e della vita. Proprio in questo tempo tutta la liturgia è un inno alla vita, al senso della gioia. Inoltre è sempre la Chiesa che si preoccupa di disporre il cristiano alla meditazione e all’accoglienza dei grandi misteri della fede: Cristo morto e risorto.
La Pasqua è la vera e profonda radice della vita e della gioia. Il mistero della Pasqua non è un fatto di ieri, di un tempo passato, ma è un avvenimento di tutti i tempi e di ogni uomo. Cristo è nostro contemporaneo, cammina con noi, è dentro i nostri problemi.
Lo spirito liturgico della Quaresima vissuto nell’ascolto della Parola , nei gesti di penitenza, nello stile della vera carità ci porti a rivestire questo periodo con l’atteggiamento della vera gioia, dell’autentica serenità e della pace a livello personale, famigliare e anche sociale. Buon cammino!
SABATO 6 FEBBRAIO
si terrà la tradizionale "CENA DELLE DONNE" presso il circolo dell'oratorio.
Prenotatevi!
“…uno dei presenti, uomo virtuoso, ha una mirabile visione. Gli sembra che il Bambinello giaccia privo di vita nella mangiatoia, e Francesco gli si avvicina e lo desta da quella specie di sonno profondo. Né la visione prodigiosa discordava dai fatti, perché, per i meriti del Santo, il fanciullo Gesù veniva risuscitato nei cuori di molti, che l'avevano dimenticato, e il ricordo di lui rimaneva impresso profondamente nella loro memoria.
Terminata quella veglia solenne, ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia.”
[FF 470]
Giovedì 3, giovedì 10 e giovedì 17 dicembre d.Marco Cairoli ci accompagna in un cammino d'avvento alla scoperta dell'evangelista Luca, dei "colori" con cui ha dipinto per noi la vita di Gesù, delle "parole" che ci ha tramandato e che sono ancora oggi, nell'anno del Giubileo della Misericordia, attualissime.
Un invito a tutti i catechisti, il Consiglio Pastorale e il Consiglio dell'oratorio, il Gruppo Famiglie, i volontari dell'oratorio e della parrocchia ad un momento di formazione nella fede in vista del Natale.
Don Marco Cairoli, biblista, da anni accompagna la nostra parrocchia nei momenti forti dell'avvento e della quaresima con le sue catechesi: un'ora intensa, in cui la Parola si fa storia contemporanea, storia quotidiana, storia nella nostra vita.