Chi alla prima esperienza, chi invece no: tutti però siamo partiti contenti ed entusiasti e siamo rientrati in oratorio ancor più felici.
Le persone anziane che abbiamo incontrato sono state molto felici di vederci e di conoscerci, alcune invece sono state molto sorprese dalla nostra visita. Ogni volta che si apriva una porta ci accoglieva un volto sempre sorridente, un invito a entrare e ad accomodarci come se fosse un nostro nonno, seppure non ci conosceva. Molti i sorrisi che ci sono stati strappati dal volto.
Ognuno ha voluto offrirci qualcosa: abbracci, baci, sorrisi e molte emozioni, talvolta gustosissime caramelle, cioccolatini, fette di torta o biscotti. Ognuno ci ha fatto entrare nella sua casa e nella sua vita, anche solo mostrandoci il suo presepe o addirittura invitandoci a restare a mangiare. Qualcuno è restato in attesa di un nostro ritorno.
Ogni persona che abbiamo conosciuto era diversa all’apparenza, ma uguale nelle emozioni, nella felicità e anche nella commozione. Ci siamo sentiti accolti con simpatia da persone che, malgrado le loro evidenti sofferenze, si sono sempre dimostrate gioiose per la visita ricevuta. A tutti loro va il nostro GRAZIE!
Grazie perché è stata un’esperienza davvero molto bella che ha destato in noi variegate emozioni che abbiamo cercato di esprimere con le parole di alcuni di noi:
“Mi sorgono in mente i loro occhi brillanti pieni di gioia che a vederci la loro voglia mi riempiva di gioia†(Cesare); “gioia e tenerezza†(Giovanni); “Siamo venuti a conoscenza delle situazioni degli anziani in difficoltà ed è stato anche molto divertente perché erano molto tonici e simpatici†(Riccardo); “Io mi ricordo una volta quel signore che quando stavamo per dargli il biglietto di Natale si è commosso e si è messo a piangere. Io mi sono sentita felice e molto commossa. Non mi era mai capitato di vedere un anziano mettersi a piangere davanti a dei ragazzi estranei†(Maddalena); “C’erano persone sole e malate e non mi sarei mai aspettata che un piccolo gesto come questo avesse potuto renderle felici. È stata un’esperienza indimenticabile†(Beatrice); “L’emozione che ho provato è stata la felicità che hanno provato per un semplice augurio†(Elia); “Fare visita alle case degli anziani è veramente bello perché il loro volto si riempie di gioia quando ci vedono arrivare, visto che la maggior parte di essi non esce di casa da molto tempo†(Filippo B.); “Mi ha davvero colpito il fatto che tutti loro hanno gradito la nostra presenza e tutti noi abbiamo provato piacere nel visitarli†(Marco); “Non posso dire di aver “sentitoâ€, ma posso dire di aver “provato†molte emozioni indescrivibili. Gioia nel conoscere queste persone, tristezza nel vederle commuovere e divertimento nelle loro battute e inviti a cena†(Leonardo); “la cosa brutta è che magari non li rivedremo più†(Filippo A.); “questa visita mi è piaciuta molto ma mi ha inoltre rattristato perché mi ha fatto ricordare quando andavo a trovare mio nonno ed era sempre felice e ci accoglieva con molta gioia come hanno fatto loro con noi senza conoscerci†(Elena).
Tornati in oratorio, abbiamo cenato tutti insieme. Il cibo ovviamente ottimo e l’atmosfera stupenda. E’ stato un bel momento per conoscerci meglio, per condividere quello che abbiamo fatto durante la giornata e riflettere e confrontarci sull’esperienza degli anziani.
Al termine siamo andati in chiesa per prepararci al Natale con la preghiera. Questo momento è stato un momento molto bello per riflettere e per capire meglio il senso del Natale. Abbiamo accolto e portato nelle nostre case la luce di Betlemme con l’impegno di tenerla accesa per accogliere Gesù che nasce per noi.
I ragazzi di prima, seconda e terza media