CARISSIMI SANGIUSEPPINI,
anche quest’anno, torna la favorevole occasione della Benedizione delle Famiglie nel cammino verso la santa Pasqua.
E’ sempre, per noi frati, un prezioso momento di conoscenza e di condivisione della vostra missione familiare. Quest’anno consegneremo ad ogni famiglia un piccolo libretto sulla santificazione della Domenica e come si vive la celebrazione Eucaristica. Stiamo, tutti, constatando una diminuzione riguardo la partecipazione alla s. messa domenicale. L’assenza alla messa domenicale riguarda non solo gli adulti, ma anche i ragazzi ed anche i bambini che si sono appena accostati alla s. messa di prima comunione.
Una persona è realizzata se cammina nella gioia, nella serenità ,nella pace del cuore: l’uomo è se stesso, non se possiede ricchezze o posti di comando, ma soprattutto se nel suo cuore vivono questi sentimenti. Ora, la domenica, per il suo contenuto che è Gesù Cristo risorto, è proprio il giorno della gioia: lì il cristiano attinge il vero senso della sua vita e del suo quotidiano, spesso avvolto nella sofferenza, nel disagio e anche nei dispiaceri. E’ solo il Signore che ci può offrire un po’ di pace in questo mondo tanto triste e disorientato. Dovremmo uscire dalla messa domenicale con un sincero respiro, desideroso di continuare la nostra esistenza nella serenità avuta non tanto dagli uomini, quanto unicamente dal Signore.
L’uomo acquista il vero senso della sua dignità quando crede e vive la sua origine di “somiglianza di Dio”.Dio disse:”facciamo l’uomo a nostra somiglianza, maschio e femmina li creò”. E’ solo in questo che può trovare la sua vera dignità : figlio di Dio simile all’immagine di Dio.
Ora la domenica ricorda non solo la creazione in genere, ma la creazione dell’uomo: l’uomo non come una semplice creatura, ma come un essere simile al Signore.
Quando alla domenica partecipa e vive questo giorno recupera anche questa verità che forma la sua vera dignità . Noi non siamo solo muscoli, non siamo solo materia, siamo dimensione divina per contemplare, pregare, comunicare: tutto questo comporta uno spazio di riposo, necessario per non diventare un robot. La domenica è anche il giorno del riposo proprio per poter soddisfare le esigenze dello spirito che necessita di nutrimento.
Il parroco.